Il regista ogliastrino Matteo Incollu, 40 anni, nativo di Baunei, si è aggiudicato ex aequo il premio “Maestrale – Miglior Cortometraggio” al Babel Film Festival di Cagliari, una delle kermesse cinematografiche più importanti dell’Isola.
Le Giurie sono giunte alla scelta dei premi dopo aver visionato 64 film in gara: 39 documentari e 25 film a soggetto, parlati in 40 diverse lingue minoritarie.
Il miglior lungometraggio è di Nino Tropiano.
L’irlandese e lo swahili sono le lingue che raccontano una storia straordinaria di emancipazione femminile ambientata a Zanzibar. Il film vincitore è dunque “Ndoto Ya Samira – Il sogno di Samira”, dal nome della protagonista. Il regista è il pugliese Nino Tropiano, da trent’anni trapiantato a Dublino, dove da qualche mese sta lavorando a un concept per una serie Netflix.
Il miglior documentario è di Bruno Rocchi.
I sogni, invece, sono i protagonisti di “Talking Dreams”, del regista bergamasco Bruno Rocchi, autore di diversi reportage nel nord Africa. Il documentario vincitore al Babel Film Festival è ambientato in un villaggio dell’Africa occidentale.
I migliori cortometraggi.
Sono invece ambientati in Sardegna i due cortometraggi vincitori, ex aequo, del Premio Maestrale. Il primo, “Male fadàu”, è ambientato a Baunei, in piena seconda guerra mondiale, nel 1942. La firma è quella di Matteo Incollu, regista che ha collaborato con Salvatore Mereu e ha diretto numerosi cortometraggi. Il secondo è “Mira sa dì”, di Andrea Cannas, regista già selezionato nella prima edizione del Babel Film Festival. Il corto è ambientato a Mogoro, nel 1930, una storia d’amore e di giustizia sullo sfondo delle repressioni del regime fascista.
Alla serata finale, svoltasi al T-Hotel di Cagliari, sono intervenuti Alberto Jannuzzelli, presidente della Società Umanitaria, Nevina Satta, della Fondazione Sardegna Film Commission, Alberto Negrin, presidente della Giuria ufficiale (Premio “Maestrale) e tutti i giurati coinvolti nella manifestazione: Nadia Trevisan, produttrice, Simonetta Columbu, attrice, Miriam Mauti, giornalista, Lara Fremder, sceneggiatrice, Samuel Julien, produttore, Mirjam Vellinga, vicepresidente ELEN, Marco Asunis, FICC, Milena Fiore, Archivio Audiovisivo Movimento Operaio e Democratico, Leo Rielli, Rassegna Evò ce Esù Visioni, Leo Virgili, SUNS Udine, Fredo Valla, Ostana lingua madre, Pio Bruno, Cineclub Fedic, e Angelo Tantaro, Diari di Cineclub. Sono intervenuti anche i rappresentanti delle Giurie dei premi “One Wor(l)d”, “Diritto di parola” e “Unica”.
Ecco l’elenco completo dei premi assegnati al termine della 7a edizione del “Babel Film Festival”:
Premio Maestrale Miglior Lungometraggio (6.000 euro)
- Ndoto Ya Samira – Il sogno di Samira di Nino Tropiano
Premio Maestrale Miglior Documentario (2.500 euro)
- Talking Dreams di Bruno Rocchi
Premio Maestrale Miglior Cortometraggio (2.500 euro) – ex aequo
- Male fadau di Matteo Incollu
- Mira sa dì di Andrea Cannas
Premio Speciale del Babel film Festival
- Otra Mano di Agu Netto
Premio Diari di Cineclub
- Mateoren Ama di Aitor Arregi e Jose Mari Goenaga
Premio FEDIC Cagliari
- Con la S maiuscola di Marco Spanu
Premio AAMOD
- Prima che arrivi l’estate di Francesco Di Martino
Premio Ostana
- Arbores di Francesco Bussalai
Premio del Pubblico FICC – Federazione Italiana dei Circoli del Cinema
- Emilia di Cristina Guillen
Premio Italymbas
- Maialetto della Nurra di Marco Antonio Pani
Premio Umanitaria
- Stolen Fish di Gosia Juszczak
Premio Diritto di Parola
- Silent Heat di Lucienne Venner
Premio One Wor(l)d (ax aequo)
- Isole di Mario Brenta e Karine De Villers
Bosch i Morata, sempre els quatre di Miquel Notari e Rafa Alborch
Premio UniCa
- La desapariciòn di Jonathan Millet
Menzione speciale Miglior Lungometraggio
- Lùa Vermella di Lois Patino
Menzione speciale Miglior Documentario
- Boca de culebra di Adriana Otero
Menzione speciale Diritto di Parola
- Artiko di Josu Venero e Jesus Mari Lazkano
Menzione speciale UniCa
- Do you think God loves immigrant kids, mom? di Rena Lusin Bitmez
Evento post-festival il 13 dicembre
Il Babel Film Festival non finisce qui. È infatti prevista una “coda” post-festival con la proiezione di un film fuori concorso. L’evento è fissato per lunedì 13 dicembre, alle ore 18 negli spazi della Cineteca Sarda, in viale Trieste 126 a Cagliari. Sarà proiettato il lungometraggio “Bogre” di Fredo Valla. “Bogre” è “un viaggio nella storia, un viaggio nell’Europa del medioevo, un viaggio nel suo “farsi film”. Un viaggio-film-saggio. Un road-movie alla ricerca di tracce e narrazioni su Catari e Bogomili: tra Occitania, Italia, Bulgaria e Bosnia”.
Gli organizzatori del BFF.
“Babel Film Festival” è organizzato e promosso dalla Società Umanitaria – Cineteca Sarda di Cagliari, con il sostegno della Fondazione Sardegna Film Commission, in collaborazione con Assòtziu Babel, Areavisuale e Terra de Punt. Numerose le istituzioni patrocinanti: il Consiglio d’Europa, il Ministero degli Affari Esteri, la Presidenza del Parlamento Europeo, la Regione Autonoma della Sardegna e il Comune di Cagliari. Gli altri enti e organismi coinvolti nel Festival sono: la Società Umanitaria, l’European Language Equality Network (ELEN), l’A.A.M.O.D. Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, il “Premio Ostana – scritture in lingua madre”, la Federazione Italiana dei Circoli dei Cinema (FICC), la Rassegna Cinematografica “Evò ce Esù” di Martignano, il Cineclub Fedic di Cagliari, Diari di Cineclub, l’Università di Cagliari, l’Associazione Campos, l’Università di Catania, Documentaria Festival del Cinema Documentario.
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Fonte: Ogliastra News Mario Marcis