Il dramma della sanità ogliastrina deve finire. L’ospedale di Lanusei è allo stremo.

Pediatria oggi ha chiuso i battenti, e resiste solo la piccola Betlemme del punto nascite. Cardiologia resta aperta fino a martedì. Tutti i reparti sono ridotti all’osso.

78 sono i medici in servizio, sui 127 previsti in pianta organica. Ne mancano 49, ma ne basterebbero di meno.

Dure le parole del consigliere regionale Salvatore Corrias: «I medici responsabili delle Unità operative, lodevoli per il loro impegno perpetuo, declinano ogni responsabilità, etica e professionale, e chiedono soccorso. Sono tempi davvero difficili, per cronica carenza di medici e di recrudescenza pandemica, e puntare il dito su qualcuno sarebbe da stolti. Se ne esce solo se si sta uniti, e se si affrontano insieme le criticità».

«Dal primo di gennaio, dunque, ci sarà una nuova governance e, come da Legge 24, ci saranno nuovamente le otto Assl. Anche il nostro territorio riavrà la sua. Cambia tutto, o tutto dovrebbe cambiare, ma non perché tutto rimanga così com’è. Sarebbe intollerabile se qualcosa non cambiasse, sarebbe intollerabile se non si desse subito esecuzione agli incentivi per i professionisti affinché scelgano le sedi più disagiate (che già è brutto -e forse improprio- definirle tali). Tanto prevede la legge, non ultima la stessa Omnibus di recente approvazione, non ultima la nuova legge finanziaria di prossimo varo. Se così non fosse, se qualcosa non cambiasse, nemmeno il nostro spirito di coesione basterebbe più. E non ci sarebbero più alibi. Per nessuno» conclude Corrias.

 

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Fonte: Ogliastra News Michela Girardi