Di dimensioni decisamente inferiori rispetto alla volpe “crucigera” che vive nel continente europeo, la volpe sarda è una sottospecie che si è sviluppata moltissimo tempo fa. Secondo la teoria più accreditata, la volpe crucigera è giunta nell’Isola nel Pleistocene, quando Sardegna e Corsica erano ancora unite all’Europa.

Poi il progressivo isolamento delle due terre ha favorito la differenziazione genetica che l’ha resa più piccola, con caratteristiche proprie. Questa teoria è dimostrata dal fatto che la Vulpes Vulpes Ichnusae, questo il suo nome scientifico, si trova anche in Corsica.

Esiste però una seconda teoria secondo la quale la volpe sarda sarebbe il risultato di una serie di accoppiamenti tra individui con caratteristiche differenti, portati nell’Isola dagli uomini del Neolitico, il fatto poi di vivere su un’isola ha avuto come conseguenza che si sviluppasse una vera e propria sottospecie.

La volpe sarda non rischia l’estinzione, perché anche se selvatica, riesce ad adattarsi ai cambiamenti climatici e del suo habitat, essendo onnivora, sopravvive anche in ambienti particolarmente antropizzati. Non è raro che si avvicini anche ai centri abitati e non è tanto amata dai contadini perché si intrufola nei pollai e preda galline e uova. Nella nostra Isola rientra nella lista dei mammiferi che si possono cacciare.

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Fonte: Ogliastra News Mario Marcis