La storia della Sardegna è fatta di numerose e ricche stratificazioni. In molti siti archeologici è possibile leggere i numerosi passaggi dell’uomo, fatti di cambiamenti e stravolgimenti sociale e culturali.

Uno dei siti che meglio raccontano questa caratteristica è la Necropoli di Sant’Andrea Priu, nel territorio di Bonorva. Si tratta di un luogo estremamente affascinante dove i diversi millenni della storia isolana coesistono e dialogano fra loro.

Qui si trovano venti domus de janas risalenti al IV-III millennio a.C.. Sono ricavate sa un pianoro di trachite alto 10 metri che si estende in lunghezza per 180 metri.

Al suo interno si trova la caratteristica “Tomba del capo”, un luogo funerario probabilmente dedicato a un grande leader del passato che ha una estensione di 250 metri quadri, con 18 stanze che formano un vero e proprio dedalo intricato.

È la tomba più vasta della Sardegna e contiene decine di celle. Ma come abbiamo anticipato prima la sua caratteristica principale è la stratificazione storica. Sulle pareti si trovano infatti dei meravigliosi affreschi dell’epoca alto-medievale.

Queste scene votive risalgono all’Alto Medioevo, precisamente all’VIII-IX secolo d.C. Questa tomba divenne infatti una Chiesa dedicata a Sant’Andrea, il santo a cui ancora oggi dà il nome all’area archeologica.

Recentemente anche il conduttore televisivo Alberto Angela ha raggiunto questi luoghi per raccontarne la bellezza e l’unicità.

CREDIT FOTO: la foto copertina con Alberto Angela è di Barbara Ledda, il video è Rai. Le altre foto sono della Soprintendenza Archeologica di Sassari-Nuoro e del Comune di Bonorva. 

L’articolo (FOTO) L’incredibile “Tomba del capo”: da Domus de Janas a Chiesa, conserva ancora oggi gli affreschi del IX secolo proviene da ogliastra.vistanet.it.


Fonte: Ogliastra News Mario Marcis